“Hosana ao Filho de David ele è o Senhor, é o Salvador, ele è Senhor e Salvador” è il ritornello che risuona all’alba della Domenica delle Palme dalla cima delle colline della parrocchia della S. Famiglia di Namahaca, diocesi di Nacala, in Mozambico.
A cantarlo sono più di 800 giovani divisi nelle 10 zone della parrocchia (Centro, Natepo, Ger-ger, Maheta, Savani, Cassamo, Matata, Napera, Pilani e Xangani) estese su circa 1500 km².
In tutte le zone i giovani, il sabato precedente la giornata mondiale a loro dedicata, si ritrovano in una cappella più o meno centrale rispetto alla zona, per un momento di formazione: leggono e meditano il messaggio che papa Francesco ogni anno affida loro, pregano e condividono le loro esperienze di fede con canti, balli e rappresentazioni varie.
La domenica alle prime luci dell’alba, circa le 4 del mattino, ciascuno con un ramo di palma, inizia il pellegrinaggio “verso la croce” posta su una collina, il luogo più alto di ciascuna zona, cantando al ritmo di tamburi. Dopo essersi inerpicati con grande agilità, per circa un’ora, sulle colline di roccia, quasi prive di vegetazione, giunti alla croce si siedono in cerchio per ascoltare con grande rispetto il vangelo dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, letto dal rappresentante dei giovani della zona o a volte rappresentato con il teatro. Dopo aver condiviso ciò che la Parola fa risuonare nel loro cuore, tutti in piedi professano la propria fede cantando il Credo. Consapevoli di essere uniti agli altri giovani della parrocchia, con grande allegria, quasi correndo, scendono a valle cantando e annunciando a tutti che Gesù, il figlio di David è il Signore e Salvatore.
Sr. Giulia Telese
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