sabato 18 aprile 2020

Situazione Corona Virus

Ciao a tutti, volevo condividere con voi la situazione relativa al Corona Virus qui nella missione di Namahaca.
In Mozambico, come nel resto del mondo, il Governo si è adoperato per organizzare delle misure per evitare il propagarsi del virus. Per questo già a partire dal 23 marzo sono state sospese tutte le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado. A livello ecclesiastico si è pensato di sospendere, come è successo in Italia, la celebrazione delle Sante Messe, dei Sacramenti e tutte le attività connesse alla catechesi e alla pastorale. Con l'inizio di Aprile il Governo ha implementato l'attenzione in ambito urbano, in particolare per evitare assembramenti, con l'igiene delle mani prima di entrare in locali aperti al pubblico, con dei limiti di orario per gli esercizi commerciali e mercati rionali.
Dobbiamo però fare una distinzione su quello che sta accadendo in ambito urbano e quello che succede in ambito rurale dove è presente la missione.
In ambito urbano la presenza del governo è visibile, le forze dell'ordine stanno controllando che tutti si stiano attenendo alle nuove norme in vigore e possiamo dire che la popolazione della città viene sollecitata anche dai mezzi di informazione; molte persone hanno una televisione, una radio e possono tenersi aggiornati sulle indicazioni sull'andamento della pandemia. 
In ambito rurale la situazione è diversa, sia per la difficoltà di accesso alle informazioni sia per la situazione socio-economica. La maggior parte delle persone sono piccoli agricoltori, lavorano nei campii, devono recarsi al pozzo per l'acqua. Qui l'invito di restare a casa non è molto seguito anche perché le persone vivono in piccole capanne di pochi metri quadrati, è di fatto impossibile rimanere a casa tutto il giorno. A livello ecclesiale abbiamo chiesto agli anziani delle comunità di invitare a rimanere in casa per pregare, guidati dai catechisti. Quest'anno abbiamo vissuto la Pasqua in modo diverso ma sempre uniti al Signore.
Le nostre comunità cristiane stanno soffrendo molto questo digiuno delle attività pastorali, anche perché qui in missione è questo il periodo per i sacramenti e per la visita alle comunità. Spesso le persone che incrociamo ci ricordano che nemmeno in occasione della guerra civile erano state sospese le celebrazioni. 
Come pastori, preti e suore, siamo chiamati ad accompagnare la nostra gente a continuare nella vita di fede, nel cammino con il Signore, nella lettura della Bibbia, nell'invito della celebrazione nelle famiglie, nella recita del rosario, trovando delle forme per mantenere la comunità cristiana viva. Qui non è possibile celebrare la Santa Messa in streaming o mandare messaggi vocali, ma è grazie all'organizzazione ministeriale della chiesa che le comunità stanno camminando pur con qualche sofferenza per mancanza delle celebrazioni e di vicinanza con i missionari. 
Don Francesco Castagna

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